Urge intervento di Carlo
PREMESSA IMPORTANTE, LEGGERE PRIMA DI BUTTHURTARE A RANDOM:
È vero che Mozart figura anche nell'album "i migliori compositori di sempre", ma quella recensione positiva è stata scritta da un fan, quest'altra recensione invece è stata scritta da un altro fan ed ha caratteri puramente tecnici e negativi. Dunque prima di scrivere "ma 6 sciemo prima dici ke e buono e poi dici ke fa skifo XDD" sappiate che vi ho avvisati. Sono due punti di vista differenti, distinti e separati.
-Mozart è stato un cattivo compositore che è morto troppo tardi e non certo prematuramente. Glenn Gould
-La maggior parte della musica di Mozart è monotona. Maria Callas
-Se uno afferma di amare Mozart, so in anticipo che è un pessimo musicista. Frederick Delius
-Otto misure notevoli ... circondate da una mezz'ora di banalità. Glenn Gould, riferendosi alla sinfonia 40 K550 in Sol Minore.
L'esposizione a un eccesso di Mozart è una delle forme più raffinate di tortura, come quella della goccia d'acqua: la vittima sa che la goccia sta per cadere sulla sua testa, seguita da un'altra, ma è prigioniera in una sala da concerto e non può muoversi finchè non arriva l'applauso liberatorio della fine dell'opera.
Un'opera di Mozart, suonata decentemente, è il limite della sopportazione umana.
Quando sento l'apertura della sinfonia in sol minore (K550), suonare da un cellulare su un autobus, ho i brividi di terrore. Non per niente questa sinfonia venne soprannominata dai suoi contemporanei "l'orribile" e con questo nome venne riconosciuta per tanto tempo. C'e anche da considerare però che all'epoca un intervallo di quinta (Do-Sol) era ritenuto dissonante mentre ai giorni nostri è più che normale.
Non è una sorpresa che Mozart sia in cima alla classifica delle suonerie per cellulari. La sua musica è stata fatta per essere fischiettata o cantata sotto la doccia. Jingles vecchi di centinaia di anni.
"Troppe note, caro Mozart", si lamenta l'imperatore Giuseppe II ad una prova de Il ratto dal serraglio. Questa sincera uscita dell'imperatore venne poi sbeffeggiata dai posteri, ma non dimentichiamo che egli, all'epoca, era quanto di più vicino potesse esserci ad un critico musicale e sintetizzava così, in una semplice frase, l'opinione di molti.
Non c'è mai stata una mente così fertile di melodie come quella di Mozart. Era così pieno di melodie orecchiabili nella sua testa che ne riempiva la sua musica come un ragazzino riempie di cucchiai di zucchero la sua tazza della colazione quando la mamma non sta guardando. Da genio qual'era, a Mozart mancava il buon senso e il gusto di razionare la sua originalità, e raramente lasciave che le orecchie dell'ascoltatore si stabilizzassero su un tema musicale, amplificandolo e sviluppandolo decentemente.
Amadeus è uno dei primi compositori di jingle, una minaccia per il musicista serio.
Ci sono profondità musicali nel Flauto magico, ma oscurate e messe in secondo piano da una serie di banalità.
Tra i 27 concerti per pianoforte, soltanto due (K466 e K491) sono in una riflessiva tonalità minore e sono certamente più apprezzabili. La parte migliore del concerto per piano K491 è alla fine, come buttata via.
Beethoven, sentendolo, esclamò a un collega: "Cramer, Cramer, non saremo mai in grado di fare un tale errore.
Beethoven ha saputo fornire un contesto alla sua musica laddove Mozart ha semplicemente riversato melodie. Mozart è la linea di demarcazione - la prova del nove, se volete - tra gli amanti della musica e coloro che semplicemente apprezzano una buona melodia orecchiabile. Un mondo senza Beethoven sarebbe molto, ma molto più povero di un mondo senza Mozart. Si può vivere senza Mozart e si consiglia ai "fans" di astenersene per qualche mese e imparare ad amare Haydn e Gluck.
Non sono mai riuscito a capire come mai, con questi semplici intervalli, Mozart abbia penetrato il cuore stesso dell'anima umana. Ma Mozart è semplicità, e l'animo umano anela a cose semplici, come la musica di Mozart ed i suoi jingle perfetti per il cellulare.
Voto: da ascoltare con moderazione, non superare mai la dose indicata.
A cura di Mario Rossi