Politica

Mi permetto di farvi notare che montanelli, nonostante ciò che si dice, ha una storia tormentata di ribaltoni e cambi di ideologia repentini, in pratica andava sempre dove conveniva stare. Se volete leggere una storia d'italia leggete quella edita da einaudi. Montanelli era un uomo molto intelligente che ha finito con l'usar male le capacità che aveva, diventando una sorta di mastella del giornalismo. La situazione attuale, che ci porterà al voto a marzo aprile, rischia di aprire una serie di governi fantoccio da guinness dei primati: se si dovesse andare alle elezioni con l'attuale legge elettorale, al senato probabilmente B&B non raggiungerebbero la maggioranza. La politica italiana è in un vicolo cieco da cui non si esce fin quando l'opposizione non deciderà di cominciare a far politica e smettere di sparare le solite stronzate sul conflitto di interessi e le altre menate che, quando avrebbero potuto, hanno lasciato invariate. Oggi l'unico che può attirare un ampio consenso a sinistra è Vendola, che deve però prima sconfiggere D'Alema e company che, per farlo fuori, osteggiavano la sua candidatura alle elezioni regionali. Lui porta un po' d'aria nuova ed ha qualche idea. La lega rischia di diventare il primo partito a nord, con tutte le nefaste conseguenze del caso.
Chi oggi inneggia alle brigate rosse lo fa per un semplice motivo, io credo: la consapevolezza che per cambiare le cose davvero, in questo paese necessitiamo di una stagione rivoluzionaria che mai si è verificata. L'ITalia è l'unica nazione del mondo a non aver mai fatto rivoluzioni, non perché non ce ne fosse bisogno ma perché l'italiano è pigro, egoista e sempre disposto a seguire le idee di qualcun altro, purché questo significhi non pensare a risolvere i problemi una volta per tutte. Le brigate rosse, che poi tanto rosse non furono, basti pensare a titolo di esempio al coinvolgimento dei vertici DC nel caso Moro, rappresentano un "esempio" di falsa rivoluzione, quella vera va fatta al di fuori degli schieramenti e, purtroppo, in italia siamo ancora ben lontani dall'attuare una simile soluzione, che sarebbe prima di tutto una rivoluzione culturale superiore anche a quella rappresentata dalla rivoluzione francese.